IL TRIONFO DELLA CROCE

 

FRA GIROLAMO SAVONAROLA OP

 

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LIBRO QUARTO

 

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CAPITOLO VII

 

Che la setta de’ Maomettani è tutta irrazionabile

 

Perchè Maomettani sono quasi medii tra Giudei e eretici, seguitando loro la circoncisione de’ Giudei, e congregando alla loro setta quasi tutte le eresie; in questo ultimo loco disputeremo contra di loro, benchè sia poca fatica a convincerli. Perchè chi conversa con loro, e vede la loro religione, e legge lo Alcorano di Maumet, facilmente comprende la vanità di tale setta. Perchè ogni vera religione, o che la procede dal lume naturale, o soprannaturale. Ma la loro superstiziosa religione non può procedere nè dall’uno nè dall’altro lume; perocchè ciascuno che etiam mediocremente fosse istrutto in filosofia facillimamente la sovverterebbe. E vedesi che Maumet fu al tutto ignorante, perocchè compose il suo libro dimandato Alcorano, cioè collezione di precetti, tanto confusamente, che io credo che non sia uomo al mondo che sapesse o potesse mettervi ordine; il che è precipuo segno d’ignoranza e di mancamento di giudizio. Oltr’a che in esso sono tante favole scritte, e tante cose contra i buoni costumi, che molto meglio è farsene beffe, che affaticarsi a riprovarle. Onde appare che tale legge non può procedere dal lume naturale, al quale è contraria; e molto meno dal soprannaturale, perchè tutto quello che è contrario al lume naturale è molto più contrario al lume soprannaturale, come dimostreremo di sotto.

 

Item, quello che ha malo principio rare volte, o non mai, ha buona fine. Ma questa setta ha cattivo principio, cioè Maumet, uomo, come dicono le istorie, al tutto irrazionabile, scellerato, adultero, predatore de’ popoli; il quale avendo il male caduco e cadendo molte volte in terra, domandato che voleva dire questo, rispondeva che allora egli parlava con l’angelo. Costui dunque non con ragioni, ma con forze e con lusinghe, congregò a sè ladroni e uomini grossi d’ingegno e pieni di peccati, e con quelli soggiogò poi molti popoli. Per la qual cosa appare che questa setta non abbia, nè possa avere alcuno buono fine.

 

Item, Maumet nello Alcorano approva l’Evangelio e il vecchio testamento; e Commenda Cristo, confessando che è stato verissimo profeta nato della Vergine Maria; ma poi dice che lo Evangelio e il vecchio testamento è stato depravato da’ Cristiani. La qual cosa quanto sia facile a riprovare è manifesto a chi considera la conformità de’ libri del vecchio e nuovo testamento sparsi per tutto il mondo, ebrei, greci e latini, e in molte altre lingue, così antiqui come nuovi. Come è possibile dunque che in tanta diversità di lingue e in tanta moltitudine di libri, così di Cristiani come di Giudei e di altri infedeli, e così vecchi come nuovi, fosse tanta uniformità, se i Cristiani avessino corretti tali libri? Questa uniformità dunque dimostra le favole dell’Alcorano di Maumet, e esso Alcorano essere pieno di bugie.

 

Item, ogni vera religione è ordinata al ben vivere e alla purità del core e contemplazione della verità; ma la setta di Maumet è tutta terrena, e non fa menzione alcuna della vera felicità; ma promette da poi questa vita voluttà corporale e bestiale. Nè si può dire che Maumet parlasse parabolicamente, perchè non si trova nel suo libro esposizione alcuna di tali parabole, come si trova nella nostra Scrittura.

 

Item, in questa setta non si trova alcuna cosa mirabile e divina come nella Religione Cristiana. Onde Maumet confessa che Cristo fu mandato da Dio a convertire il mondo con miracoli; e dice che lui è stato mandato a convertirlo con la spada; il che è cosa stolta, non piacendo a Dio la tirannide nè li servizii coatti. Onde nella dottrina sua non si trova alcuna cosa singolare: e pare a loro di dire una gran cosa, quando dicono, che non è Dio, se non Dio; e Maumet è nunzio suo; e che Dio è grande e potente; e simili altre cose mescolate con molte favole, le quali non degnerebbero i nostri fanciulli.

 

Item, tra loro non si trova profeti, uomini santi, e autori di cose soprannaturali, come nella religione cristiana; ma onorano come santi certi pazzi, li quali si feriscono se medesimi e fanno certe pazzie con gesti del corpo, e niente sanno delle cose divine.

 

Item, nello Alcorano Maumet spesso si contradice, e è così pazzo, che dice che non sa se lui o li suoi siano in via di salute; e che crede che nessuno uomo intenda la sua legge. Certo, proponendo lui una legge che non si può intendere, e lasciando gli uomini dubbii della salute, mi maraviglio come non fosse lapidato da que’ popoli. Non essendo dunque fondata la sua legge nè in ragione naturale, nè in miracoli, nè in santità di vita, seguita che da ogni uomo debba essere derisa. E non è dubbio che se e’ si potesse predicare loro, facilmente si scoprirebbero gli loro errori. Ma Maumet astutamente quello che non poteva difendere con ragione, comandò che fosse difeso con la spada.

 

Ma potria forse parere strano ad alcuno che, essendo già fondata la legge di Cristo per tutto il mondo, Maumet abbia sovvertiti tanti popoli e alienati da Cristo; perchè pare in questo che Maumet abbi superato Cristo, massime essendo continuamente cresciuto quel regno. Onde per questo loro dicono Dio essere con loro, e la fede loro essere vera; e questo è il maggiore argomento che abbiano contra noi, il quale avviluppa il cervello ancora di molti nostri Cristiani.

 

Ma noi rispondiamo: prima che questa ragione, non rompendo quelle che abbiamo fatte di sopra a provare che Cristo è vero Dio, e non avendo tali ragioni alcuna altra religione, dobbiamo fermamente credere la Religione Cristiana sola essere vera religione, nè si muovere da quella per così debili argomenti: massime non si trovando in la legge di Maumet, nè in alcuna altra, migliore vita, nè più mirabili cose, come abbiamo detto di sopra. Secondo rispondiamo che se quella ragione conclude, bisognerà anche concludere che il diavolo sia migliore di Cristo: il quale ha sovvertito al suo imperio molta più gente che Cristo e che Maumet. A questo modo dunque doveremmo seguitare più presto l’empietà degli uomini iniqui, che la pietà degli uomini giusti; perchè sono più i cattivi che i buoni. O mirabile argomento, preponere Maumet a Cristo, perchè ha sovvertito molti popoli con la spada, e sottomessi ad una legge irrazionabile e bestiale! Non sono tali gli nostri argomenti, e non è in questo modo fondata la nostra Religione. E che maraviglia è che pochi seguitino Cristo, con ciò sia che lui comanda il ben vivere, e patire male insino alla morte, non promettendo se non cose invisibili? Certo, se la ragione loro fosse buona, non solamente si confonderebbe la dottrina soprannaturale, ma etiam la filosofia naturale; perchè bisognerebbe dire che il bene fosse male, e il vero falso, e la luce tenebre. Perchè, se quello che seguita la moltitudine è vero e buono e luce, con ciò sia che pochi sieno stati sempre, e siano ancora, quelli che vivono secondo la ragione, bisognerà confondere ogni cosa. Terzo, rispondiamo che, come è stato e è comunemente permesso da Cristo che lascia sovvertire quelli che non camminano in verità, così Cristo lasciò sovvertire a Maumet quelli popoli per i loro peccati. Certo se lui avesse voluto, e i peccati loro non avessero così meritato, non avrebbe potuto Maumet fare cosa alcuna. Perchè se Cristo, quando ancora non era conosciuto, e il mondo era pieno d’idolatria, senza arme, lo convertì così mirabilmente al suo amore, come abbiamo detto di sopra, quanto maggiormente lo potria fare al presente, essendo già nominato e così glorioso nel mondo?

 

Ma, come abbiamo detto, ha lasciato correre questo errore in quei popoli per i peccati loro. Respondiamo ancora che non è alieno dalla dottrina di Cristo, anzi consonante, che pochi lo seguitino e molti lo lascino. Onde lui disse: Molti sono chiamati, ma pochi sono li eletti (Matth. XX, 16). Oltra questo la Chiesa molte volte è cresciuta e molte volte diminuita; perchè l’uomo ha il libero arbitrio, e Dio non sforza alcuno al ben vivere, ma li tira con amore, proponendo loro beni eterni e minacciando di varie pene quelli che non viveranno bene, tra le quali la prima è la accecazione della mente. Onde in persona di Cristo e di tutti i giusti parlando David contra gli empii, diceva (Ps. LXVIII, 24): Sieno oscurati li occhi loro, acciocchè non vedano, e lasciali incorrere nelli peccati: e il Signore parlando a Esaia dice: Va, e acceca il core di questo popolo; e aggrava le sue orecchie, e serra gli occhi suoi, acciocchè egli non veda con li occhi suoi, nè oda con le sue orecchie, nè intenda con il suo core, acciocchè non si converta, e sia da me sanato (VI, 10). Questa fu la prima pena che ebbeno i Giudei, cioè la cecità e la ostinazione della mente, la quale gli fu pronunziata da Cristo e da’ profeti.

 

Item, noi leggiamo nella dottrina cattolica essere stato pronunziato come molti aveano a mancare della fede; onde nello evangelio parlando il nostro Salvatore de’ novissimi giorni, disse: Perchè abbonderà la iniquità, si raffredderà la carità di molti (Matth. XXIV, 12). E in un altro loco disse: Quando e’ verrà il Figliuolo dell’uomo, credi tu che egli troverà fede in terra? (Luc. XVIII, 8). E lo Apostolo Paolo scrive a Timoteo queste parole: Lo Spirito manifestamente dice che nelli novissimi tempi si partiranno alcuni dalla fede, e attenderanno a spiriti di errori, e alle dottrine de’ Demonii, che con ipocrisia diranno di molte bugie (I Ep. IV, 1). Finalmente, se noi rivolgiamo la dottrina dell’Evangelio, troveremo queste cose essere state pronunziate da Cristo; e che le sono seguitate perchè lui le ha permesse per la ingratitudine e malizia de’ popoli, lasciandoli incorrere in questa cecità, della quale niuna pena è più grave, massime perchè conduce gli uomini alla pena eterna.

 

Ma dirà forse qualche uno che non pare che sia giusto che per il peccato de’ padri li figliuoli sieno puniti. E però, se li Giudei e li Maumetani peccarono, doveva Dio punire loro di tale cecità; e non lasciare dipoi più correre in questa pena loro figliuoli e nipoti e descendenti.

 

Ma a questo noi respondíame che, essendo già manifesta per tutto il mondo la Fede di Cristo, niuno si può escusare, se non la crede. Certo non sarieno puniti li figliuoli insieme con li padri se non seguitassino e’ peccati de’ padri. E tanto meno si possono escusare li uomini quanto che, se e’ vivessero secondo la ragione naturale, e cercassero da Dio la propria salute, sarebbeno senza dubbio illuminati della vera Fede, come abbiamo dichiarato di sopra; perchè Dio non manca ad alcuna creatura nelle cose necessarie; avvenga che noi sappiamo essere molti i giudizi di Dio, li quali dalli uomini non si possono investigare. Onde dice lo Apostolo: Dio ha concluso tutti gli uomini in incredulità, per avere misericordia di tutti (Rom. XI, 32). E incontinenti, considerando lo inscrutabile e profondissimo abisso della divina maestà, esclamò e disse: O altezza delle ricchezze della sapienza e scienza di Dio, quanto sono incomprensibili e’ suoi iudicii, e investigabili le sue vie! Chi ha conosciuto el senso del Signore? O vero chi è stato il suo consiliario? O chi ha dato prima a lui, e saragli retribuito? Perchè da lui e per lui e in lui sono tutte le cose; a lui onore e gloria ne’ secoli dei secoli. Amen (Rom. XI, 33-36).

 

È da sapere nientedimeno che, così come il nostro Signore Gesù Cristo prenunziò che questi mali avevano a venire, così ancora predisse che la sua Chiesa non avea mai a mancare, dicendo: Ecco che io sono con voi tutti gli giorni insino alla consumazione del secolo (Matth. XXVIII, 20). Come dunque il male che gli ha pronunziato è venuto, così è da credere che il bene pronunziato durerà; massime avendo la Chiesa tali fondamenti, che è cosa stolta a credere che abbia a mancare. E noi speriamo che poi che Cristo avrà punito gli falsi Cristiani, rinnoverà la Chiesa sua, e diffonderalla per tutto il mondo, e farassi un ovile e un pastore solo; e questo sappiamo che sarà presto. E così la navicula di Pietro andrà insino al dì del giudicio, quando con venti prosperi, e quando con contrarii. Perchè dunque la legge di Maumet non è fondata nè con ragioni umane, nè con divine, ma in forza di arme, non potrà molto durare: perchè niuno violento può essere perpetuo.

 

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Il "Trionfo della Croce" di Fra Girolamo Savonarola. Edito per la prima volta nei due testi originali latino e volgare per cura del P. Lodovico Feretti de’ Predicatori. Siena. PRESSO LA DIREZIONE DELLA BIBLIOTECA DEL CLERO. 1899, pp. 375-389. (1)

 

Notae:

(1) Cf. 1) a) P. Hieronymus Savonarola OP, 1. Regulae quaedam brevissimae. 2. Triumphus Crucis, sive De veritate Fidei. IV. 7. Mahumetanorum sectam omni ratione carere. 3. Le Triomphe de la Croix. IV. 7. Que la secte des mahométans est toute déraisonnable. 4. Tryumf Krzyża, czyli O prawdzie Wiary. IV. 7. Kompletna irracjonalność mahometańskiej sekty. 5. The Triumph of the Cross. IV. 7. The Utter Irrationality of the Mahometan Religion. b) Hieronymi Savonarolae Ferrariensis, Ordinis Praedicatorum, Triumphus Crucis sive De veritate fidei libri IV. Editio nova. Cum praefatione, in qua Hieronymi Savonarolae spiritu prophetico, excommunicatione, morte, et a nonnullis ei tributa sanctitate, praesertim agitur. Curante G. G. Presbytero, Regiae Universitatis Bibliothecario adjuncto. Paris, Loisel Libraire, Rue Saint-Jacques, 125. 1845. c) Le Triomphe de la Croix de Jérome Savonarole, traduit du latin par M. L’abbé Céleste Alix, Chapelain de Sainte-Geneviève, Prêtre séculier du tiers-ordre de Saint-Dominique. Dédié au R. P. Lacordaire. Paris, Charles Douniol, Libraire-éditeur, 1855. d) The Triumph of the Cross by Fra Girolamo Savonarola. Translated from the Italian, edited, with introduction by the Very Rev. Father John Procter, S.T.L. Provincial of the Dominicans in England. London, SANDS & CO. Dublin, M. H. Gill & SON. 1901.

 

2) Sac. Andreas Pohl, De religione mahumedana.

 

3) S. Alphonsus Maria de Ligorio, Ecclesiae Doctor, Opera dogmatica.

 

4) La Dottrina Cristiana composta per ordine della santa memoria di Papa Clemente VIII dal ven. Cardinale Roberto Bellarmino.

 

5) S. Pius Papa V, S. Pius Papa V, Catechismus Romanus ex decreto Concilii Tridentini (Katechizm rzymski według uchwały świętego Soboru Trydenckiego).

 

6) P. Ferdinandus Cavallera SI, Thesaurus doctrinae catholicae ex documentis Magisterii ecclesiastici.

 

7) P. Christianus Pesch SI, Compendium Theologiae dogmaticae.

 

8) P. Albertus a Bulsano OFMCap, De Tolerantismo religioso.

 

9) P. Parthenius Minges OFM, a) Compendium theologiae dogmaticae generalis. b) Compendium theologiae dogmaticae specialis. c) Ecclesia est infallibilis. d) De religione judaica postchristiana. e) Falsa systemata de relatione inter fidem et rationem. Modernismus. f) De excellentia religionis christianae.

 

10) Dr. Franciscus Egger, Episcopus Brixinensis et Princeps, a) De proprietatibus religionis. b) De necessitate Ecclesiae. c) De indefectibilitate Ecclesiae.

 

11) P. D. Mézard OP, Medulla S. Thomae Aquinatis per omnes anni liturgici dies distributa seu meditationes ex operibus S. Thomae depromptae.

 

 (Notae ab ed. Ultra montes).

 

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Cracovia MMXVI, Kraków 2016

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